Siamo praticamente a Natale ed è giunto il momento di preparare il dolce per eccellenza di questa meravigliosa festa: Il Pandoro fatto in casa facile e veloce (senza sfogliatura).
Dal Natale 2010 ho imparato a realizzare Il Pandoro fatto in casa facile e veloce (senza sfogliatura) e da quell’anno ogni anno faccio un mix tra le mie ricette preferite:
la ricetta tratta dal libro delle famose sorelle di Bologna!!! (adattata da Lully) e quella del Pandoro Semplice Fatto in Casa di Vittorio di VivaLaFocaccia che non prevede la sfogliatura. La procedura classica è molto più lunga ed elaborata ci vogliono, infatti, molte ore di lavoro io quindi ho pensato di ridurre i tempi.
Non perdiamo tempo in chiacchiere e diamoci da fare.
2010
2013
2014
Alcuni cenni storici (fonte: Wikipedia)
Il pandoro è un tipico dolce veronese, che viene consumato soprattutto durante le festività natalizie. Insieme al panettone è uno dei dolci natalizi più tipici in Italia. La pasta è soffice e di colore dorato, per la presenza delle uova, e profuma di vaniglia. La forma è a tronco, con rilievi a forma di stella, di solito a otto punte. Fra gli ingredienti principali vi sono farina, zucchero, uova, burro, burro di cacao e lievito. La tecnica di preparazione è complessa e prevede molte fasi di lavorazione.
Le origini della ricetta sono da ricercare ai tempi dell’antica Roma, e se ne fa menzione in uno scritto minore che risale al primo secolo d.C., ai tempi di Plinio il Vecchio, che cita un cuoco di nome Vergilius Stefanus Senex che preparò un “panis” con fiori di farina, burro e olio. La ricetta pare derivi anche dal “pane de oro” che veniva servito intorno al XIII secolo sulle tavole dei nobili veneziani. La nascita della ricetta moderna, almeno come la intendiamo oggi, risale all’Ottocento, come evoluzione del nadalin, dolce veronese che ha ottenuto il riconoscimento della De.Co solamente nel 2012. Il 14 ottobre 1894 Domenico Melegatti, fondatore dell’omonima industria dolciaria veronese, depositò all’ufficio brevetti un dolce morbido e dal caratteristico corpo a forma di stella a otto punte, opera dell’artista Angelo Dall’Oca Bianca, pittore impressionista.
Il pandoro tradizionale non viene guarnito internamente con creme o canditi (come invece il panettone). Con il tempo le case produttrici hanno cercato di differenziare la propria offerta inventando o riutilizzando particolari ricette, ed è oggi possibile quindi gustare il pandoro in diverse versioni, farcito con crema pasticcera o ricoperto da uno strato di cioccolato, ecc. È consigliabile riscaldarlo prima di consumarlo. Sovente il pandoro viene venduto in scatole di cartone con lo zucchero a velo in un sacchettino a parte che gli acquirenti devono versare sul dolce al momento dell’apertura (anche per evitare che lo zucchero a velo con un contatto prolungato con il dolce durante il periodo di confezionamento perda le sue caratteristiche). Trattandosi di un dolce già zuccherato, non tutti ne fanno uso.
INGREDIENTI:
Biga
65 g di Farina Manitoba
35 g di Acqua a 37C°
15 g di Lievito di birra (oppure 5 g di lievito Secco)
1 tuorlo d’uovo
Primo Impasto
120 g di Farina Manitoba
30 g di Zucchero
2 cucchiai d’acqua
5 g di Lievito di birra
1 uovo intero
Secondo Impasto
250 g diFarina Mantoba
150 g di Zucchero
185 g di Vallè
2 uova intere
1 tuorlo
2 fiale di aroma alla vaniglia (meglio l’estratto di vaniglia)
Per il procedimento gustatevi il video: